OMAR APOLLO è un giovane cantautore messicano-americano, chitarrista autodidatta, dall’impressionante estensione vocale, tra gli artisti R&B più brillanti della nuova Generazione Z. Ha appena conquistato la classifica HOT 100 di Billboard con il singolo “Evergreen (You Didn’t Deserve Me At All)”, già in tendenza virale sui social network e presente nelle classifiche di tutto il mondo, portando avanti l’eccellente tradizione senza tempo del Soul e Rhythm and Blues.
Il suo ultimo singolo è un fenomeno che arriva da TikTok, la piattaforma che gli ha tributato un incredibile successo e supporto dei fan. Infatti, “Evergreen” ha generato oltre 120.000 contenuti, 9 milioni di stream globali ed è persino entrato nella playlist estiva dell’ex Presidente USA Barack Obama!
Quando Omar canta: “Sai, mi hai fatto odiare me stesso. / Ho dovuto fermarmi prima che mi rompessi. / Avrei dovuto interromperlo per uscire con me stesso. / Non mi meritavi affatto” si avvertono sulla pelle le sensazioni che Omar stesso deve aver provato, nel momento in cui ha composto “Evergreen (You Didn’t Deserve Me At All)”. La tristezza è ovviamente un’emozione negativa intorno alla quale ruota tutta la canzone, ma il grande talento di Omar sta anche nel potere magico di proporre una canzone dall’effetto straziante, suscitando allo stesso tempo il desiderio di volerla ascoltare più e più volte.
APOLLO ha ottenuto successo improvvisamente. Nel 2017 ha pubblicato su Spotify un emozionante pezzo R&B intitolato “Ugotme”, raggiungendo un audience mondiale, grazie alle numerose playlist conquistate. Da allora ha collaborato con tantissimi artisti: dal re del funk Bootsy Collins ad Albert Hammond Jr. degli Strokes, fino alla star del rap spagnolo C. Tangana (con cui ha ottenuto una nomination ai Latin Grammy). Si è anche guadagnato paragoni assolutamente credibili con Prince, D’Angelo e Frank Ocean. E si è costruito una fan base appassionata ed eterogenea di ragazzi della Gen Z, per lo più latino-americani, soprattutto queer, che si identificano e si sentono rappresentati dalla sua musica.
BIOGRAFIA
La storia personale di OMAR APOLLO (al secolo Omar Apolonio Velasco, classe 1997) è degna di nota. Prima di trasferirsi a Los Angeles nel 2019 per concentrarsi sulla musica, Omar abitava con i genitori in Indiana. Il suo secondo nome è un omaggio al nonno e ha ispirato il suo nome d’arte. La madre Enriqueta lavorava alla mensa della scuola elementare e il padre Roberto consegnava cibo. Entrambi immigrati, sono arrivati nel Midwest da Jalisco, Guadalajara. Il primo a partire era stato il padre nel 1979 per sfuggire alla violenza delle gang in cerca di nuove opportunità. Dopo anni passati a scriversi lettere d’amore, Roberto è tornato a Jalisco per aiutare la moglie a superare il confine e raggiungerlo in una città di provincia, dove abitavano quasi solo comunità di bianchi, a 50 chilometri da Chicago. Nel 2009, il dodicenne Omar, il più piccolo di tre fratelli, aiutava i genitori a imparare i nomi di tutti gli Stati del Paese, così da fargli superare l’esame per ottenere la cittadinanza americana.
OMAR APOLLO ha avuto un percorso evolutivo artistico abbastanza lineare ma sorprendente, passando in poco tempo dall’essere un ambizioso chitarrista autodidatta, influenzato sin da bambino dall’ascolto di Brandy e Stevie Wonder e dalla scoperta delle corde in età preadolescenziale, fino a diventare una star internazionale. Con l’esordio da indipendente, attraverso la pubblicazione di un paio di EP, “Stereo” e “Friends” del 2019, OMAR ha fissato la sua caratteristica “anima da camera da letto”, che gli ha consentito di conquistare l’amore dei fan e la stima della stampa (Pitchfork, Rolling Stone, The FADER, etc). Per quanto sia unico il suo sound, APOLLO ha attratto su di sé grande interesse anche per i testi delle sue canzoni, incentrate su temi affascinanti e profondi, come il desiderio romantico e il miglioramento personale, mescolati a espressioni di una certa eredità culturale e identità nella società. Nel 2020 ha pubblicato il suo progetto registrato in casa “Apolonio”, album che comprendeva collaborazioni con Bootsy Collins, DJ Dahi, Albert Hammond, Jr. e altri. Per celebrare la release dell’album, APOLLO ha eseguito un concerto in live streaming da Paisley Park, la leggendaria residenza di uno dei suoi eroi, Prince. Il 2021 ha visto l’uscita di due singoli, “Go Away”, che APOLLO ha eseguito in The Tonight Show con Jimmy Fallon e “Bad Life” con Kali Uchis. APOLLO ha chiuso l’anno in bellezza, ricevendo la sua prima nomination ai Latin GRAMMY per la sua collaborazione “Te Olvidaste” con C. Tangana.
Il tanto atteso album di debutto di APOLLO “IVORY” lo porta a un altro livello di scrittura e della sua carriera. Oltrepassando confini di genere e barriere linguistiche, APOLLO mostra una diversità musicale ancor più ricca. Dopo l’uscita del suo nuovo singolo “Invincible” con Daniel Caesar, APOLLO ha pubblicato il nuovo album IVORY l’8 aprile 2022. Insieme ai singoli precedentemente pubblicati “Tamagotchi”, prodotto da Pharrell Williams e Chad Hugo, “Killing Me”, che ha debuttato con una performance televisiva in The Tonight Show Starring Jimmy Fallon, e “Invincible” con Daniel Caesar, l’album include anche il singolo in collaborazione prodotto da Teo Halm “Bad Life” con Kali Uchis e “Go Away”, prodotto dallo stesso Omar insieme a Carter Lang e Chromeo.
Nonostante sia in un momento cruciale della sua carriera, OMAR si sente come se avesse appena iniziato. L’artista che una volta si definiva “solo un ragazzo dell’Indiana” si sta aprendo a nuovi orizzonti, abbandonando tutte le zone di comfort senza mai voltarsi indietro.