Ospite di Simonetta Collini è Giampiero Vigorito, giornalista, scrittore, critico musicale e docente universitario che, prima di tutto, è stato uno dei primissimi conduttori di RaiStereonotte, il programma radiofonico che ha contraddistinto più di una decade e che tuttora è il punto di riferimento transgenerazionale di moltissimi ascoltatori. Un suono accompagnato da una coda di ricordi e suggestioni che sono entrate nell’immaginario collettivo di milioni di italiani e che ha fatto delle loro notti una dimensione dell’anima. Con l’introduzione di Carlo Massarini, i contributi dei collaboratori storici e le testimonianze dei vip del mondo della musica e dello spettacolo: da Ligabue a Baglioni, da Bennato ad Arbore, possiamo scoprire come nacque quell’esperienza incredibile (che continua ancora oggi seppur ridimensionata), chi furono quelli che la idearono, come, ed il patrimonio culturale che rappresenta.
Giampiero Vigorito racconta come è nata l’idea di questo libro e cosa racconta insieme a molti conduttori di Raistereonotte. Prefazione di Carlo Massarini.
“Una palestra importante per i conduttori, i giornalisti specializzati e per chiunque volesse farsi strada nel mondo della musica”. (Renzo Arbore)
“Stereonotte non ha mai tradito, non ha mai abbandonato”. (Giancarlo De Cataldo)
“Stereonotte era una ‘Zona Franca’, un luogo dell’etere finalmente poco frenetico”. (Teresa De Sio)
“Dopo i concerti e i lunghi viaggi vivevo grazie a Stereonotte un altro viaggio musicale”. (Eugenio Finardi)
“Raistereonotte mi riporta indietro ai nostri viaggi notturni, sintonizzati sulla stessa stazione radio, dove potevamo ascoltare dell’ottima musica, raccontata da conduttori appassionati”. (Fiorella Mannoia)
“Raistereonotte proponeva una musica eccellente. Alcune puntate sono state la colonna sonora di viaggi dal profondo Sud mediterraneo fino ai confini d’Italia”. (Raiz)
“Stereonotte è stata una trasmissione rivoluzionaria: per la prima volta la radio ‘parlava’ a notte fonda”. (Nicola Savino)
“Ogni volta che salivo in macchina per spostarmi Raistereonotte cercava di consolarmi”. (Sandro Veronesi)